ascensore

Cosa fare quando bisogna modernizzare o sostituire un ascensore

L’importanza dell’ascensore, al giorno d’oggi, è un elemento ormai assodato. E gli italiani, in tal senso, sembrano averlo capito compiutamente. Un dato, meglio di qualunque altro, testimonia come questo strumento sia una presenza costante nella quotidianità dei nostri connazionali: l’Italia è il primo paese al mondo per numero di ascensori.

Un primato dovuto, in primis, a due aspetti: la presenza di un numero considerevole di anziani, che testimonia come nel nostro paese la qualità del tenore di vita sia particolarmente elevata; il numero cospicuo di edifici condominiali presenti nel nostro paese rispetto ad altre nazioni.

Ascensori vetusti: i continui interventi straordinari non risolvono i problemi

Questo record, tuttavia, non è riconducibile solo agli ultimi anni. È sin dagli anni ‘70 che, al momento di costruire un edificio su più piani, si pone il problema della mobilità, delle persone anziane che abitano ai piani alti o di quelle con disabilità fisiche. Molti ascensori, di conseguenza, sono vetusti e, in qualche caso, richiedono necessariamente la loro sostituzione o modernizzazione.

D’altro canto, il settore ascensoristico, così come qualsiasi altro al mondo, è nettamente migliorato in termini di standard e sicurezza, riuscendo a soddisfare la necessità di privati ed imprese del poter disporre di un impianto sicuro. I modelli di quarant’anni fa, talvolta, non sono più a norma o richiedono interventi continui di natura straordinaria, che fanno a ledere, significativamente, il portafoglio del singolo utente o dei condomini.

Il rispetto delle normative per come evolvono nel corso del tempo, è un requisito essenziale per garantire sicurezza e tranquillità a chi utilizza, quotidianamente, un ascensore. E qualora i guasti, piccoli e grandi che siano, si manifestano con una certa frequenza, meglio procedere con interventi mirati, qualificati a migliorare la sicurezza del proprio impianto

Affidandosi agli esperti professionisti di Impianto Sicuro, un consorzio che è in grado di coprire adeguatamente tutto lo Stivale, si può procedere alla modernizzazione del proprio ascensore in base alle effettive necessità. Il primo indispensabile step da effettuare per accertarsi dello stato di salute dell’ascensore, è un sopralluogo da parte di personale qualificato ed autorizzato ad operare su questi impianti.

Agevolazioni fiscali: quando si possono ottenere

Questa operazione consente di poter rilevare le caratteristiche dell’ascensore sia dal punto di vista componentistico che elettronico, dando modo di fornire un’analisi certa e precisa delle opere manutentive da svolgere. Terminato il sopralluogo, i tecnici fanno rientro in azienda, stilano un preventivo in cui sono inserite le opere da eseguire e i relativi costi annessi.

In base all’esborso economico da dover sostenere per le opere da svolgere, le più importanti aziende del settore offrono la possibilità di poter rateizzare la spesa con un piccolo finanziamento, che consente di ammortizzare il costo delle opere di ammodernamento o sostituzione dell’ascensore in un arco temporale più lungo. Il tutto, senza rinunciare alle eventuali agevolazioni fiscali previste.

Non tutti ne sono al corrente, ma l’impianto di un nuovo ascensore, qualora fosse comprovato da esigenze di carattere sanitario, consente di beneficiare di una detrazione IRPEF pari al 19%.  A questa agevolazione può accedere non solo la persona con disabilità fisiche, ma anche il familiare a cui lo stesso risulta fiscalmente a carico, ovvero sia non dispone di un reddito superiore ad €. 2840,51,

Per ottenere questo importante sconto fiscale, è necessario inoltrare la richiesta corredata da: fattura di pagamento e relativa prova di pagamento (bonifico bancario); prescrizione rilasciata dal medico; certificato emesso dall’ASL competente che attesti l’invalidità funzionale e il carattere permanente della stessa. È bene sottolineare, inoltre, che l’installazione di un nuovo ascensore al fine di abbattere una barriera architettonica, consente di beneficiare del “bonus 110%”.

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