I problemi della prostata si possono considerare una costante, purtroppo, per tanti uomini una volta raggiunta una certa età. Se in alcuni casi si può fare ben poco se non trattare il problema che è insorto improvvisamente, in realtà ci sono diversi suggerimenti e accorgimenti che sarebbe meglio seguire per poter prevenire ogni tipo di problematica.
I trattamenti per la cura di diverse patologie o condizioni mediche che hanno ad oggetto la ghiandola prostatica possono essere di natura farmacologica, clicca qui per leggere le recensioni di uno dei farmaci più utilizzati nel corso degli ultimi tempi, ma anche di natura chirurgica, specialmente quando la situazione è particolarmente grave.
Controlli costanti e uno stile di vita equilibrato
Ci sono diversi consigli che possono tornare decisamente utile in ottica di prevenzione nei confronti di patologie e problemi alla prostata. Ad esempio, il primo è quello, a partire dai 50 anni, ma anche prima se in famiglia ci sono delle storie cliniche di tumori piuttosto che altre condizioni mediche legate alla prostata, di eseguire, almeno una volta all’anno, una visita urologica di controllo.
Ciascuna visita deve essere successiva a un esame ben preciso, ovvero quello che riguarda il dosaggio del PSA, nelle tre frazioni corrispondenti, ovvero totale, libero e il rapporto tra libero e totale. Non solo, dal momento che bisogna svolgere anche un altro esame, quello dell’ecografia specialistica che ha ad oggetto la prostata. In quest’ultimo caso, si tratta di un esame che viene portato a termine usando una sonda transrettale.
In tutti quei soggetti che vengono considerati a rischio, come dicevamo in precedenza, tali esami di screening devono essere effettuati a partire dai 40 anni e deve essere chiaramente poi ripetuto molto più di frequente. Si parla di soggetti a rischio quando in famiglia ci sono dei casi di persone, familiari di primo grado, che sono stati colpiti dal cancro alla prostata.
Si parla di esami frequenti e regolari, ma anche di adottare uno stile di vita adeguato alle proprie esigenze. Per attenuare i sintomi dell’infiammazione alla prostata, infatti, è sufficiente spesso e volentieri riprendere uno stile di vita normale ed equilibrato, soprattutto se l’intenzione è quella di scongiurare il più possibile le recidive.
Occhio anche a quello che si mangia e… si beve!
Un altro ottimo consiglio da non perdere è quello di stare alla larga da tutti quei cibi che possono comportare un gran numero di danni al basso tratto urinario. Di conseguenza, è bene cercare di limitare il più possibile alimenti come formaggi molto grassi, pesci decisamente grassi, caffè, cioccolato, peperoncino, ma anche insaccati, pepe, birra, spezie, frutti di mare e crostacei. L’obiettivo è quello di evitare quei cibi che possono irritare il basso tratto urinario, ovvero prostata e vescica.
Quali sono gli alimenti su cui basare la propria dieta, quindi? Sono preferibili tutti quelli che si caratterizzano per avere una notevole ricchezza di vitamina A. Basti pensare, di conseguenza, alle carote, così come a broccoli, pomodori, albicocche e spinaci. Ottimi anche quelli che sono ricchi di vitamina C, piuttosto che di zinco, selenio e licopene, ma anche manganese. In generale, sono da prediligere tutti quei cibi che presentano delle proprietà tipicamente antiossidanti e che hanno un effetto di conseguenza disinfiammante.
Altrettanto importante è ricordarsi di bere acqua con una notevole regolarità. Per fare in modo di diminuire il peso specifico che caratterizza le urine e tenere il più alla larga possibile le infezioni urinarie, che possono insorgere spesso e volentieri nei pazienti che soffrono di problemi alla prostata, si consiglia di bere come minimo due litri di acqua ogni giorno, a piccoli sorsi.