La Xylella fastidiosa per Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, non esiste. È solo “una gigantesca bufala, fabbricata ad arte dalla destra e dalla sinistra, con il prezioso sostegno delle associazioni di categorie, da scienziati disponibili e multinazionali dell’agricoltura”.
Beppe Grillo e la “bufalite della Xylella”
Grillo pubblica un post sul suo blog, firmato da Petra Reski, in cui definisce la xylella fastidiosa una bufala e attacca la giornalista di Repubblica Natalia Aspesi. Negli scorsi giorni, la giornalista aveva scritto un articolo per chiedere al governo un intervento sul tema del batterio che sta devastando gli ulivi pugliesi, e di dedicare la stessa attenzione che viene posta al caso dei migranti. Nel post di Grillo si sostiene che non è stato dimostrato scientificamente il collegamento tra la morte degli ulivi e la xylella e cita una pagina di Wikipedia (oggi oscurata per una protesta globale) e la tesi di un ex ricercatore del Cnr, Pietro Perrino. Nessun rifermento all’infezione scoperta nel 2013 e che probabilmente è arrivata in Puglia in seguito all‘importazione di piante dal centro America e dimostrata dallo stesso Cnr, dalle autorità europee e dall’Accademia dei Lincei. Persino science, prestigiosa rivista scientifica, ha confermato la responsabilità del batterio.
Basta fake news: le reazioni
Il commissario europeo alla salute e alla sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis, in un tweet ha scritto che la xylella è una grave malattia vegetale che distrugge gli ulivi, aggiungendo “zero fake news”. Questa però non è l’unica reazione, la Cgil Puglia sostiene che Grillo deve decidere quali sono i suoi interessi e che non deve sovrapporli perché non risolve i problemi e complica il dibattito pubblico. Fabiano Amati, consigliere regionale del PD ha presentato una mozione per denunciare Beppe Grillo con questa motivazione “pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico”.
Il batterio avanza e sono tante le piante che continuano ad essere attaccate. Devono essere prese delle misure urgenti come l’eradicazione nella provincia di Bari, mentre a Brindisi e Lecce ci sono zone completamente infette. La prossima settimana, Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche Agricole, ha annunciato che sarà in Puglia insieme ai tecnici per parlare con gli assessori, prima di avanzare una proposta vuole rendersi conto di persona della situazione.