Conseguire una laurea triennale o magistrale è un traguardo importante. Tuttavia, in Italia il passaggio dal mondo universitario a quello lavorativo non è così immediato, soprattutto per effetto della pandemia da Coronavirus. Un evento che ha inciso negativamente sul mercato del lavoro facendo crescere, in alcuni settori, la disoccupazione. Per questa ragione, tra i numerosi dubbi che pervadono molti neolaureati riguarda la scelta del percorso migliore da intraprendere: accedere direttamente al mercato del lavoro o continuare la propria formazione nella speranza di essere più appetibili agli occhi dei recruiters?
La risposta è: “Dipende”. Le variabili sono molteplici e prima di tutto questa scelta è influenzata sicuramente dal tipo di laurea di cui si è in possesso. Ma questo non è sufficiente perché l’orientamento nel post laurea è influenzato non solo e non esclusivamente dal mismatch, cioè il divario tra l’offerta e la domanda di lavoro, a gennaio salito al 38,6%, ma anche dal fatto tra queste due variabili, sempre più spesso, manca un vero e proprio punto di contatto. A oggi, infatti, il gap tra gli occupati e disoccupati sta crescendo in maniera drammatica. Non bisogna dimenticare, inoltre, che l’attitudine a seguire un percorso piuttosto che un altro è condizionata anche dalle propensioni personali. Così, ad esempio, per un laureato in Giurisprudenza che desidera specializzarsi in un settore di nicchia il consiglio è di iniziare con la pratica forense e solo dopo aver acquisito le competenze basilari potrà optare per un corso di perfezionamento mirato.
Al fine di conciliare lavoro e formazione professionale, una delle scelte consigliate è iscriversi a uno dei numerosi corsi e-learning fruibili comodamente da casa. A oggi gli atenei che offrono corsi di alta formazione che si possono frequentare online sono sempre numerosi e tutti prevedono la possibilità di seguire le lezioni in ogni momento della giornata grazie ai corsi caricati su piattaforme accessibili 24 ore su 24 o presso uno dei Learning Center dislocati su tutto il territorio nazionale, come ad esempio i corsi offerti dall’Università Telematica Niccolò Cusano, uno dei più noti atenei online.
Sicuramente lavorare nel settore digitale richiede il conseguimento di un corso di perfezionamento. Tale esigenza risiede nella necessità di acquisire delle soft e strong skills utili a ottenere il lavoro. Non solo, proseguire nella formazione post-laurea consentirà al corsista di ampliare e approfondire le conoscenze e le competenze in uno specifico settore di studi. Non è da escludere, inoltre, la possibilità di iniziare a muovere i primi passi nel mondo del lavoro e al contempo iscriversi a un corso di perfezionamento. In questo caso, sarà necessario un corso che si avvalga delle modalità didattiche e-learning al fine di poter conciliare il lavoro con la formazione.
In conclusione, non c’è un percorso standard da seguire dopo il conseguimento del titolo di studio, triennale o magistrale che sia, ma dipende da molti fattori. In primis il tipo di laurea conseguito e poi sicuramente dalle esigenze e propensioni personali, e dalle dinamiche di mercato che inevitabilmente influenzano l’equilibrio tra domanda e offerta di lavoro. In ogni caso, oggi grazie alla digitalizzazione della formazione, a prescindere dalla scelta si avrà la possibilità di poter intraprendere anche più strade contemporaneamente.