Tra i fattori trainanti dell’economia di tutto il mondo, un ruolo cruciale lo svolge il settore immobiliare. Lo sappiamo bene noi italiani, che abbiamo visto nel mattone una sorta di “bene rifugio” al quale volgere lo sguardo per tramutare i nostri risparmi in qualcosa di concreto e tangibile, a maggior ragione in un periodo storico, come l’attuale, dove il settore finanziario regala poche certezze e rendimenti infimi o negativi.
Nel corso del 2021, dopo un 2020 fortemente inficiato – soprattutto nella prima parte dell’anno – dall’avvento della pandemia, il comparto immobiliare ha fatto registrare una forte ripresa: la crescita rispetto all’anno precedente, infatti, è stata pari a quasi il 9%. Un trend che è proseguito anche nei primi mesi del 2022, che ha fatto sì che il settore tornasse ai livelli pre-pandemia.
Mattone: un anno e mezzo in forte e costante crescita
Una crescita che ha favorito l’aumento del valore degli immobili, anche se questa affermazione, per quanto ovvio, varia significativamente da zona a zona, talvolta all’interno della stessa regione o provincia, finanche del territorio cittadino. Di esempi, a tal proposito, se ne potrebbero citare svariati, che ben testimoniano come il fenomeno sia sparso a macchia di leopardo un po’ in tutto lo Stivale.
L’Emilia Romagna, a tal proposito, può essere presa in prestito per spiegare questo fenomeno. Basti pensare che un’abitazione sita in alcune zone del bolognese supera €.2300 a metro quadro, mentre altre periferiche del piacentino sono abbondantemente sotto €. 1300 al metro quadro.
Il cittadino italiano, quindi, è chiamato a scegliere in modo intelligente il luogo dove poter acquisire l’immobile. Restando in ambito emiliano-romagnolo, basta dare un’occhiata a queste case in vendita Imola per comprendere come si possa trovare un ottimo rapporto qualità/prezzo in una zona estremamente ben servita, dotata di bei paesaggi, vicina a grandi città e a poco meno di un’ora di macchina da alcune rinomate località marittime.
Sono stati svariati i fattori che hanno contribuito al forte rilancio del settore immobiliare. Archiviati i periodi più probanti dei lockdown del 2020, gli italiani hanno ritrovato fiducia nel futuro. E complici anche i forti risparmi effettuati durante il periodo delle chiusure relative ai servizi definiti “non essenziali”, si sono ritrovati, in alcuni casi, con un buon gruzzolo di soldi risparmiati.
Tassi d’interesse ancora convenienti, ma in crescita: comprare oggi è la scelta più saggia
Questo denaro, non di rado, è stato incanalato verso il settore immobiliare, sia per l’acquisto di una nuova abitazione che, come è spesso capitato in questo periodo, per la ristrutturazione dell’immobile di proprietà, complici anche i bonus erogati dell’amministrazione pubblica. A far da traino a questo recupero, però, non è stato il solo risparmio, cresciuto in modo non indifferente durante il lockdown.
Un forte impulso al settore immobiliare è stato fornito anche delle politiche monetarie particolarmente accomodanti della Banca Centrale Europea, che si sono protratte nel corso dell’ultimo decennio ed hanno avuto un forte impulso proprio nel momento in cui è scoppiata la pandemia in tutto il Vecchio Continente. I tassi negativi hanno favorito l’accesso al credito dei risparmiatori europei, con tassi d’interesse estremamente accomodanti.
Nel biennio 2020/2021, la convenienza economica dei mutui ha raggiunto livelli mai visti in precedenza, dando modo ai cittadini di poter trasformare in realtà il sogno di una vita: acquistare una casa di proprietà. Questa situazione, però, sta cambiando celermente negli ultimi mesi, come hanno potuto constatare concretamente quei soggetti che hanno avviato una pratica di mutuo ipotecario.
Le banche centrali, BCE inclusa, stanno aumentando i tassi d’interesse. E parametri come l’IRS, il tasso ufficiale dei mutui a tasso fisso, è cresciuto significativamente rispetto alla fine dello scorso anno. Certo, la media storica è ancora particolarmente favorevole. Ma la rapidità con la quale le banche centrali stanno provvedendo all’aumento dei tassi, impone ai cittadini di operare ora le proprie scelte in ambito immobiliare: tra un anno, infatti, i tassi potrebbero lievitare ulteriormente e rendere poco conveniente l’acquisto di un immobile.