In queste ore circola su Facebook il video degli operai di una ditta edile di Bergamo che stavano lavorando a trenta metri di altezza e che hanno avvertito il forte boato. Due caccia Eurofighter hanno rotto la barriera del suono.
Paura attentato aereo
Dopo che gli operai hanno pubblicato il video sono state diffuse tantissime teorie sui social. Grazie all’intervento dell’Aeronautica Militare è stata fatta chiarezza. I militari hanno comunicato che c’era stato un problema di comunicazione con un velivolo AirFrance, il volo AF671A. Dopo l’interruzione dei contatti radio sono stati inviati due Jet di scorta per un intervento. I due caccia hanno rotto la barriera del suono e il forte boato è stato avvertito nelle città lombarde e in particolare a Bergamo. Secondo le informazioni raccolte i piloti hanno agito in condizioni di emergenza. Il velivolo di AirFrance aveva perso il segnale di aggancio alle torri di controllo e aveva modificato la sua rotta. In seguito a questa manovra è atterrato a Parigi con circa un’ora di ritardo. Casi simili si sono verificati anche in passato, l’ultimo nel 2015 a Terranuova, in provincia di Arezzo.
Perché i caccia rompono il muro del suono?
I velivoli militari hanno superato la barriera del suono anche se erano a quota elevata, ma le condizioni meteo e le temperature hanno amplificato l’onda d’urto che è stata udita dalla popolazione. Nessuna manovra sbagliata dunque per i piloti che hanno agito in base ad ordini militari ben precisi. Secondo noti studiate scientifici la resistenza dell’aria aumenta con la resistenza dell’areo tanto da diventare una barriera “quasi” fisica. Le molecole dell’aria non riescono a spostarsi perché la velocità dell’aereo raggiunge circa Mach 1 e vengono colpite con il conseguente “bang”.