Mancano solo 5 giorni all’introduzione del nuovo regolamento sulla revisione auto. Dal 20 maggio infatti arrivano le pagelle e nuove norme per verifiche più scrupolose.
Certificato di revisione dei veicoli a motore
Con l’entrata in vigore del D.M. 214 del 19 maggio 2017 entra in vigore il nuovo certificato di revisione dei veicoli a motore. I centri autorizzati svolgeranno verifiche più scrupolose per evitare che circolino sulle nostre strade veicoli che non rispettano gli standard di sicurezza. L’Italia dal 20 maggio 2018 si adegua all’Europa e le officine sono già pronte alla rivoluzione della revisione auto. Lo scopo principale è quello di rendere il sistema trasparente e impedire ai furbetti dei contachilometri di rivendere le auto facilmente.
Tariffe revisione veicoli: quali aumenti?
In sostanza il nuovo certificato di revisione dei veicoli a motore è come una vera e propria pagella su cui è riportato il giudizio tecnico e la criticità del veicolo sottoposto a revisione. Restano immutati i tempi della revisione, 4 anni dopo la prima immatricolazione e successivamente ogni 2 anni. Anche il costo della revisione non ha subito modifiche e resta di 66,88 euro nei centri autorizzati e di 45 euro negli uffici della Motorizzazione civile. Chi viene sorpreso con la revisione scaduta è punito con una multa da 169 a 680 euro. Inserendo la targa dei veicolo sul Portale dell’Automobilista del Ministero dei Trasporti, è possibile consultare lo storico delle revisioni.
Cosa succede se la revisione del veicolo non è regolare
Il nuovo certificato della revisione, come anticipato, riporta tutte le informazioni dettagliate che sono i risultati dei test svolti durante le operazioni nelle officine e nei centri autorizzati. Se vengono riscontrate delle criticità il proprietario dei veicolo deve adoperarsi affinché queste venga risolte e sarà sempre più difficile modificare il numero dei chilometri percorsi, impedendo ai truffatori di rivedere auto con basso chilometraggio a prezzi più alti.