Un’ordinanza spezza e limita gli orari, introducendo la pausa obbligatoria secondo le recenti indicazioni di legge per il comune in provincia di Torino
Riforma gioco d’azzardo, orario spezzato per le sale da gioco
A Rivarolo Canavese è arrivata la stretta riguardo al gioco legale. La ludopatia è equiparabile alla tossicodipendenza, tant’è vero che viene trattata come una malattia degenerativa comportamentale. L’amministrazione del sindaco Alberto Rostagno sta cercando di correre ai ripari. Più volte ha cercato di mettere una stretta sul gioco d’azzardo legale e il dibattito, molto aspro, è approdato in consiglio comunale. Adesso, la giunta è arrivata a una sorta di soluzione. Si tratta di un’ordinanza che limita gli orari delle due sale da gioco presenti nella cittadina. Molte le polemiche, anche perché chi troverà le saracinesche chiuse potrà benissimo connettersi a Internet con danni peggiori.
Stop ludopatia: sale da gioco chiuse dopo mezzanotte
Molti imputano alla liberalizzazione del gioco d’azzardo voluta da Tremonti l’incremento del fenomeno della ludopatia e delle patologie legate al gioco legale. Troppe sale con videolottery, slot machines e videopoker a disposizione di soggetti amanti del rischio e del giocare, forse in vista di guadagni più o meno facili senza conseguenze. Lo Stato, secondo le associazioni contro le malattie da gioco, accusano lo Stato di aver pensato più ai guadagni a discapito della salute dei cittadini, soprattutto quelli più sensibili come i giovanissimi. Permettere ai concessionari di aprire luoghi dedicati in prossimità di scuole e di biblioteche: il fenomeno è incrementato proprio tra i giovanissimi e nonostante le due sale da gioco siano lontane da ambienti sensibili a Rivarolo Canavese. Il limite di orario è il segnale che Rivarolo Canavese vuole dare per mettere dei paletti al gioco d’azzardo. La cittadina è stata inserita tra i Comuni iscritti all’associazione contro il gioco d’azzardo. Anche prima di questo provvedimento, non si è registrato un gran movimento di giocatori nelle due sale.
Riforma gioco d’azzardo, stop orario continuato e nuove norme da novembre
Il sindaco e la giunta hanno deliberato: le due sale da gioco rimaste nella città torinese non potranno rimanere aperte in orario continuato durante il giorno. L’orario sarà spezzato e comunque dovranno chiudere obbligatoriamente alle 24. Inutili le richieste di prolungamento di orario, tutte respinte per applicare al meglio la legge regionale che disciplina la materia, secondo le recenti disposizioni del Governo. Il primo cittadino si rende conto che lo stop all’orario continuato non risolverà il problema, ma può aiutare a spezzare le perverse dinamiche del gioco patologico. Chi è affetto da ludopatia riesce a giocare ininterrottamente per un numero di ore incredibile, in quanto sentono un impulso irrefrenabile che diventa anche fisiologico, come mangiare o andare in bagno. Una patologia a tutti gli effetti e, man mano che il tempo passa, si aggrava in maniera irreversibile. Molti ex giocatori incalliti paragonano la ludopatia a un cancro, in quanto ti risucchia affetti e la vita da dentro, proprio come un tumore invade l’organismo. Inoltre, il sindaco ha annunciato altre delibere contro la ludopatia da novembre.