I vescovi statunitensi hanno dato il benestare per il processo di beatificazione dello sciamano Sioux convertitosi al Cristianesimo: Black Elk alias Alce Nero combatté a Little Bighorn e fece parte della compagnia di Buffalo Bill, ma non tutti credono che si sia convertito veramente e questo sta generando contrasti tra la comunità dei Nativi Americani e la Chiesa Cattolica USA.
Alce Nero santo a breve
I vescovi americani hanno deciso: Alce Nero sarà santo. Questo l’impegno stabilito nell’ultima conferenza tenutasi a Baltimora con la quale è stato approvato l’avvio del processo che, in caso di conclusione favorevole, vedrà lo sciamano Sioux divenire il primo santo Pellerossa dopo Kateri “Caterina” Tekakwitha, nonché uno dei pochi nordamericani che può affermare di avere questo privilegio.
Chi è Alce Nero
Nato col nome di Black Elk a Powder River nel 1863, a soli 12 anni partecipò alla Battaglia del Little Bighorn contro il generale Custer, girò l’Europa con la compagnia di Buffalo Bill e visse in prima persona l’orrore del massacro di Wounded Knee, evento che lo segnerà per tutta la sua vita. Convertitosi al Cristianesimo nel 1904 e da adulto, battezzò centinaia di Sioux, insegnando il catechismo e vivendo con umiltà sino alla morte, sopraggiunta nel 1950 nella riserva di Pine Ridge del South Dakota. Ed è stata proprio la diocesi di una città appartenente a quello stato, Rapid City, a far partire la causa di beatificazione dell’ex sciamano Pellerossa. Conosciuto come il più influente leader indiano del ventesimo secolo, fu battezzato nel giorno di San Nicola dai missionari gesuiti e per tale ragione ricevette il nome di battesimo Nicholas. Distintosi sin da prima della conversione per la sua spiritualità già prima di convertisti, visto che a 9 anni avrebbe avuto la prima visione a causa di una malattia, da cattolico praticò una sorta di sincretismo religioso che combinava tradizioni dei nativi Sioux a pratiche della nuova religione
Scettica la comunità degli Indiani d’America
L’annuncio del processo di beatificazione non è stato accolto positivamente da tutti: l’evento ha letteralmente diviso la comunità dei Nativi Americani. Secondo alcuni discendenti tradizionalisti che ancora vivono nella riserva di Pine Ridge, la sua sarebbe stata solo una concessione ‘esteriore’ all’uomo bianco, non un vero e proprio cambiamento spirituale. Questo perché nelle famiglie Pellerossa si tramandano oralmente delle storie in cui i missionari cercavano di battezzarlo e lui correva a nascondersi sotto il letto, come afferma la sua la bisnipote Charlotte. Per alcuni Sioux, infatti, i cattolici volevano solo sfruttare lo status e la popolarità dello sciamano. Eppure, la spiritualità e la cristianità del capo Sioux Alce Nero fu raccontata nel dettaglio per la prima volta da John Neihardt con il celebre “Black Elk Speaks“, che negli anni Sessanta fu riscoperto da Carl Gustav Jung e tradotto in tedesco, diventando un bestseller con milioni di copie vendute in tutto il mondo.