Autorità in allerta. Gli hacker ormai sanno come muoversi ed ecco che da qualche giorno gli utenti hanno ricevuto delle strane mail da parte dell’Agenzia delle Entrate con allegato un modello F24. State molto attenti perché è un truffa e un virus viene installato sul dispositivo che usate per aprire il messaggio.
Virus Zeus-Panda in allegato con F24 Agenzia delle Entrate
Alzi la mano chi è stato vittima di questa truffa mail. Noi stavamo per cascarci. Nell’ultimo periodo gli hacker hanno affinato le loro tattiche per estorcere dati e per infiltrarsi nei dispositivi di uso comune come pc, smartphone e tablet. La falsa mail inviata dall’Agenzia delle Entrate è pericolosa e il virus che si installa aprendo l’allegato F24 è uno dei più insidiosi: Zeus-Panda. L’allarme è stato lanciato dalla Polizia Postale, dallo Sportello dei Diritti e dalla stessa Agenzia delle Entrate.
Messaggio truffa Agenzia delle Entrate: come difendersi?
La migliore truffa dell’anno 2017, perché il messaggio mail ha lo stesso logo dell’Agenzia delle Entrate e anche i caratteri utilizzati sono i medesimi di quelli utilizzati per le comunicazioni dell’ente ai contribuenti. Gli allegati F24 sono precompilati e si invitano i destinatari a scaricarli per verificare la correttezza dei dati. Purtroppo quando si aprono i modelli ecco che si installa un virus sul computer, una variante di Panda che ha infettato milioni di dispositivi in tutto il mondo.
La Polizia Postale ha spiegato che l’utente non si accorge di essere stato infettato da Zeus-Panda perché il computer continua a funzionare correttamente, gli hacker controllano in remoto tutte le operazioni e possono rubare i dati personali e le password, oltre a leggere la posta (anche PEC). Inoltre pare che lo stesso computer possa attivare altri virus e compiere attività illegali.
L’unica soluzione per difendersi dal virus Zeus-Panda è quella di non aprire nessuna mail dell’Agenzia delle Entrate. L’ente infatti non invia questo tipo di comunicazioni con posta ordinaria ma tramite PEC e in ogni caso solo dopo una richiesta. Gli allegati sono in pdf e non in excel e soprattutto ricordiamo che non si possono disporre pagamenti in automatico. Cestinate subito il messaggio così come raccomanda anche Giovanni D’Agata dello Sportello dei Diritti.