L’anticipo pensionistico è una realtà per i lavoratori e le lavoratrici che intendono farne richiesta. L’APE volontaria consiste in una prestito di durata ventennale che viene erogato da una delle banche convenzionate con l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale.
Circolare INPS modalità di accesso APE Volontaria
L’APE volontaria è accessibile dai lavoratori (dipendenti e autonomi), dagli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori gestita dall’INPS, dagli iscritti alla Gestione Separata e alle gestioni sostitutive speciali degli autonomi. Tra i requisiti anche l’importo della pensione di vecchiaia che deve essere (almeno) 1,4 volte il trattamento minimo, al netto della trattenuta ventennale (il rimborso del prestito). Per l’APE volontaria non è necessario appartenere a delle categorie particolari di lavoratori così come per l’APE social, un’altra differenza è che consente il proseguimento dell’attività lavorativa.
Come richiedere l’APE volontaria?
L’anticipo pensionistico si può chiedere sino a 3 anni e 7 mesi prima del raggiungimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia e con almeno 20 anni di contributi versati. Nel 2010 può chiedere l’APE volontaria chi ha compiuto almeno 63 anni di età. Come sappiamo infatti il requisito per la pensione di vecchiaia è 66 anni e 7 mesi, ma nel 2019 passerà a 67 anni. Di conseguenza per chiedere una delle due versioni della pensione anticipata il requisito anagrafico sarà di 63 anni e 5 mesi.
Come specificato dalla circolare INPS l’APE volontaria può essere richiesta da lavoratori e lavoratrici nati tra il 1° agosto 1951 e il 31 luglio 1956. I nati dal 1° gennaio 1954 possono presentare la domanda per l’APE ma a causa dello slittamento dell’adeguamento della speranza di vita che scatta nel 2021, anche la pensione di vecchiaia sarà valida dallo stesso anno. Vi aspettiamo presto per le ultime news sulle pensioni.