Il Def presentato ieri al Consiglio dei Ministri ha passato l’esame ed è stato approvato. Il Premier Gentiloni è soddisfatto del risultato ritenendo che “i conti sono in ordine non aumentando le tasse ma accompagnando il risanamento con misure di sviluppo e crescita”.
Nella giornata di ieri si era diffusa la notizia che gli aumenti previsti per i lavoratori pubblici, dello Stato e non, derivanti dall’accordo tra la Ministro Madia e i Sindacati sarebbero saltati e subito la CGIL ha minacciato lo sciopero. Infine gli aumenti sono stati confermati e l’allarme del sindacato è rientrato.Dunque il Def è stato approvato seppure con la clausola del “salvo intese” che lascia la porta aperta a variazioni eventuali.
La Soddisfazione di Gentiloni per il risultato senza aumentare le tasse non è, però, condivisa da molti, dato che dal primo gennaio del 2018 ci sarà l’aumento dell’IVA al 23% che peserà non poco sulle tasche degli italiani che ridurranno ulteriormente i consumi a fronte di aumenti generalizzati delle merci, per aumenti obiettivi, dei carburanti per il trasporto e per le speculazioni che già abbiamo conosciuto con il precedente aumento dell’IVA. Per il prossimo anno è prevista una manovra per 24 miliardi di Euro e l’aumento delle imposte indirette.