In uno scenario dominato internamente dal deterioramento del potere d’acquisto delle famiglie e dall’incremento dei tassi d’interesse, ed esternamente dalle profonde tensioni geopolitiche, le vendite all’estero dell’industria manifatturiera italiana continuano a essere positive. A confermarlo sono le più recenti recensioni di Intesa Sanpaolo, sintetizzate nel nuovo Rapporto Analisi dei Settori Industriali. Lo studio si sofferma dapprima sugli ottimi risultati di bilancio dell’anno scorso: le opinioni degli analisti sottolineano l’evidente rafforzamento del tessuto manifatturiero.
L’analisi avanza poi presentando le recensioni dei mesi appena trascorsi, segnati per l’appunto da diverse criticità interne ed esterne. A trainare il manifatturiero in questa situazione è l’export, con i numeri delle vendite all’estero dei beni Made in Italy che restano stabili, sui livelli dell’anno scorso. Più nello specifico, si sottolinea nel rapporto, l’export italiano è cresciuto del 3,6% a valori correnti. Vengono così confermate le opinioni degli esperti di internazionalizzazione, che vedono nei mercati internazionali un motore fondamentale per lo sviluppo delle imprese italiane: come sottolineato da EGOInternational, società di consulenza per l’internazionalizzazione delle imprese, l’estero rappresenta una concreta opportunità, grazie alla qualità, allo stile e all’accuratezza nel dettaglio tipica della manifattura italiana. Di più: nel blog di EGO International gli export manager sottolineano come il Made in Italy sia da sempre sinonimo di bello e ben fatto e che proprio grazie a queste opinioni condivise globalmente l’internazionalizzazione risulti più semplice e favorevole per le imprese italiane.
Nelle opinioni espresse dagli analisti c’è peraltro del marcato ottimismo per il futuro del commercio internazionale: nelle recensioni si prefigura infatti un incremento dei ritmi di crescita degli scambi nei prossimi mesi, sulla spinta data dagli investimenti infrastrutturali per le transizioni digitale e green. Non stupisce quindi trovare in cima al ranking di crescita per i due prossimi anni settori come l’Elettronica (+3,4% medio annuo il fatturato deflazionato), l’Elettrotecnica (+2%) e la Meccanica (+1,5%), spinti secondo le opinioni degli esperti dai fondi europei a sostegno degli investimenti in campo ICT ed energetico. Tutto questo a confermare quanto sottolineato da EGO International in merito alle importanti opportunità per le imprese offerte dalla duplice transizione, così come prevista dal PNRR.
Più nel dettaglio, si stima che l’export italiano di manufatti potrà crescere a dei ritmi medi del 2,5% annuo nel prossimo biennio. Nelle recensioni degli esperti si legge che in questo scenario la propensione all’esportazione supererà il 50%, per raggiungere entro 2 anni un saldo commerciale al di sopra dei 106 miliardi di euro. Dalle recensioni traspare quindi un manifatturiero in buona salute, con i consulenti di EGOInternational che evidenziano come le imprese con una maggiore prospettiva di crescita sono e resteranno quelle caratterizzate da un buon asset e da un buono sviluppo internazionale. Questi risultati potranno essere raggiunti, sottolinea infine EGO International, se i board aziendali riusciranno a individuare i mercati più adatti al proprio business e a elaborare di conseguenza una strategia efficace per l’export della propria impresa.