Una giornata storica per chi lavora da Burger King o da McDonald’s: oggi,lunedì 4 settembre 2017, è la giornata di protesta di chi è dipendente di un fast food
Oggi primo sciopero del lavoro nei fast food
Condizioni economiche e lavorative precarie e turni di lavoro improbabili: sono queste le ragioni della protesta di oggi, lunedì 4 settembre 2017, proclamata dai dipendenti di tutti i fast food. Nonostante marchi come McDonald’s e Burger King producono un fatturato milionario solo in Italia, i lavoratori che lavorano in queste attività non fanno certo la vita da nababbi. Ma non è un problema solo italiano, in quanto in tutto il mondo questa categoria viene discriminata. Per questo oggi è stata proclamata la prima giornata mondiale dei lavoratori dei fast food.
Giornata mondiale dei lavoratori fast food, perché questa protesta
Oggi chi lavora in un fast food protesta, ed è un fenomeno globale. Le condizioni economiche, e non solo, sono oggetto di questa sorta di sciopero di categoria. Dipendenti costretti a lavorare nell’industria di questo tipo di ristorazione in cui i sindacati, come in ogni altro lavoro, esistono, ma fanno fatica a far sentire la propria voce e far rispettare i diritti dei lavoratori. Purtroppo, il dio denaro comanda sempre, visto che dietro anche al più piccolo fast food, ormai c’è una multinazionale. Ma oggi, lunedì 4 settembre 2017, i dipendenti di catene come Burger King e McDonald’s si prendono la loro rivincita con flash mob, volantinaggio e sciopero, il tutto senza disordini, pur essendo un fenomeno globale. In realtà, si vuole dare voce anche a chi non può protestare: le situazioni più estreme e gravi dal punto di vista di normativa del lavoro e salariale si hanno nei Paesi Orientali, in cui multinazionali e colossi del settore ristorativo e catering continuano con lo sfruttamento.
Lavorati fast food in sciopero, chi aderisce
La campagna di protesta è diventata internazionale e coinvolge tutti i sindacati nazionali affiliati alla Iuf, ovvero l’Associazione internazionale dei Sindacati del settore ristorazione, alberghi, catering. C’è da segnalare che anche l’italiana Filcams-Cgil ha aderito alla Giornata Mondiale dei dipendenti dei fast food. Per quanto riguarda i lavoratori in Italia, il contratto collettivo nazionale è scaduto da quattro anni, nei quali si son verificati netti tagli del costo del lavoro e da un peggioramento delle condizioni normative e salariali di un milione di lavoratori del settore, come spiegano i rappresentanti sindacali al giornale La Repubblica.