Nel mondo del lavoro, un fenomeno che è letteralmente esploso negli ultimi dieci anni riguarda il mancato pagamento di beni e servizi da parte dei debitori. Un aspetto, più di altri, ha inciso profondamente ad elevare, significativamente, gli insoluti in ambito aziendale: la grande crisi economica iniziata alla fine del primo decennio del nuovo millennio, che ha causato danni enormi all’economia mondiale ed italiana. D’altro canto, il nostro paese ha una storica vocazione all’export ed ha, di conseguenza, calato notevolmente il proprio volumi d’affari a causa di una domanda decisamente contenuta.
Insolvenze aziendali: dopo un leggero miglioramento, il trend, purtroppo, è in ascesa
Se negli ultimi anni, complice un quadro economico e finanziario in leggero miglioramento, il fenomeno degli insoluti sembrava leggermente in calando, oggi la situazione è tornata, nuovamente, abbastanza complessa. I dazi minacciati da Trump alla Cina, ad esempio, hanno comportato ad una minor richiesta di beni e servizi da parte del paese asiatico, partner principale delle Germania.
I tedeschi, volente o nolente, sono la locomotiva dell’area €uro, nonché un punto di riferimento di vitale importanza per l’export italiano: la minor domanda cinese, di conseguenza, ha comportato un danno all’economia tedesca e di riflesso a quella italiana. In queste settimane, oltretutto, l’economia mondiale sta facendo registrare una brusca frenata a causa del “coronavirus”.
Tutta una serie di fattori, quelli appena citati, che hanno visto aumentare il trend degli insoluti aziendali negli ultimi mesi. E non sono pochi gli imprenditori ed artigiani che, memori di quanto avvenne pochi anni fa, temono di rivivere quanto accaduto nel passato. D’altronde, il nostro paese è particolarmente esposto al rischio insolvenze: il 50% delle vendite tra aziende italiane, infatti, avviene a credito, un dato che si riduce sensibilmente al 35% quando i contratti vengono perfezionati tra un’azienda italiana ed una straniera.
Le vendite a credito, pur essendosi ridotte di un 5% negli ultimi cinque anni, rappresentano, a tutt’oggi, la principale forma di compravendita di beni e servizi nel mercato italiano. E nell’attuale contesto economico e finanziario, rappresentano un’arma a doppio taglio, come testimoniano il recente aumento di debitori morosi.
Indagini bancarie: quando risultano preziose?
Imprenditori ed artigiani, però, prima di considerare irrecuperabile un credito loro dovuto, dovrebbero mettere in atto qualsiasi forma per recuperare lo stesso. Ma spesso, per mancanza di informazioni o per “pigrizia”, non attuano tutte le misure lecitamente concesse dalla legge. E considerano irrecuperabile il proprio credito. Non tutti, infatti, sono a conoscenza della possibilità concesso loro, affidandosi a specialisti del settore seri ed affidabili, di poter mettere in campo tutte le misura atte a recuperare quanto dovuto.
Le investigazioni bancarie, ad esempio, sono uno strumento estremamente efficace per reperire tutte le informazioni in capo ad un soggetto insolvente, relative ai rapporti di natura economica e finanziaria intrattenuti dallo stesso presso gli istituti di credito nazionali ed esteri. Un valido supporto che, in moltissimi casi, si è rivelato foriero di soddisfazioni per il creditore, che è riuscito a riottenere quanto legittimamente spettante.
Le indagini bancarie, però, non sono utili solo per dirimere questioni attinenti al mondo del mondo industriale. Ad essa, infatti, fanno ricorso sempre più frequentemente anche le persone fisiche per questioni particolarmente delicate. Basti pensare, ad esempio, alle separazioni coniugali. Non è raro, infatti, che un soggetto dichiari una disponibilità economica o finanziaria inferiore, al fine di staccare un assegno di importo contenuto, nel caso dovesse provvedere al mantenimento dell’ex coniuge, oppure percepire un assegno di importo maggiore, qualora si fosse destinatari di una forma di sostentamento.
Grazie alle indagini bancarie, invece, si può fare chiara luce delle reali disponibilità in capo ad un soggetto, in modo da poter stabilire quale sia l’effettivo valore dell’assegno da corrispondere. Le indagini bancarie, inoltre, si sono rivelate assai preziose per dirimere questione piuttosto complesse in ambito successorio.