L’APE avrebbe dovuto prendere il via il primo di maggio, secondo le tempistiche determinate dalla Legge di Bilancio ma tutto sembra indicare un rinvio della partenza, se partirà. Abbiamo tutti davanti agli occhi il rientro di diverse promesse del decaduto Governo Renzi, del quale il Governo Gentiloni è dichiaratamente la continuità non vorremmo che l’anticipo della pensione andasse a fare la fine di altre promesse.
Quello che è certo è che non sono ancora state firmate le intese con ANIA e Abi per quanto riguarda i tassi di interesse sul credito per l’accesso all’APE e sui costi assicurativi relativi. E’ ancora da definire lo scambio di informazioni tra Inps e settore bancario e assicurativo. In definitiva ad una settimana dalla data ufficiale di partenza dell’APE tutto è ancora solo in fase di imbastitura, tutto è ancora da determinare, da decidere e questo preoccupa perché fa sospettare che non vi sia una grande volontà di dare l’avvio ad un provvedimento attesa da una consistente parte della popolazione.
Intanto, una cosa sicura è che è stato determinato che non potranno accedere all’APE i disoccupati che risultano tali per scadenza del contratto di lavoro e tutti coloro che hanno o hanno avuto un problema creditizio. Se, dunque, hai avuto ritardi nel pagamento di rate di prestiti, scordati la Pensione anticipata lo stesso se sei stato un precario e ora sei disoccupato, dopo il danno la beffa! E speriamo che non sia una beffa per tutti!