Un rapporto di Pew Research Center ha messo in luce che i redditi italiani sono crollati del 20% in 20 anni, colpendo soprattutto il ceto medio e i redditi più bassi. Tutto si può dire e comprendere, la crisi, la disoccupazione, la difficoltà a sostenere la capacità d’acquisto e tutto quello che si può mettere in mezzo ma la situazione economica avversa non è solo italiana ma mondiale.
Se guardiamo anche solo ai confini dell’UE, mentre oltre all’Italia sono stati colpiti tutti i Paesi, nessuna ha registrato un così pesante crollo dei redditi. Non guardiamo alla Germania che pur nella crisi ha sempre mantenuto una condizione meno peggio di tutti gli altri, ma vediamo che la Spagna che pure ha sentito pesantemente gli effetti di una condizione economica avversa ha registrato nel medesimo periodo un calo dei redditi di solo il 5%.
Nessun altro Paese ha registrato un dato così negativo come l’Italia, relegando ancora una volta e sotto un ulteriore aspetto l’Italia all’ultimo posto in Europa. Pur con tutto il rispetto per i Paesi Africani, l’Italia è un Paese del terzo mondo solo casualmente de localizzato dall’Africa più profonda e povera, altro che potenza economica mondiale.
Se si vuole nascondere la verità si faccia pure ma i dati sono quelli che contano, possiamo parlare anche di Babbo Natale, se vogliamo, ma i numeri sono i soli argomenti oggettivi sui quali è difficile mettersi a discutere a fare confutazioni e oltre a questi c’è la realtà vissuta dai cittadini italiani che anche di fronte a mille parole che raccontano di ripresa, di cose in miglioramento eccetera, vivono sulla loro pelle la verità della realtà, non parole.