Il 15 maggio 2018 è scaduto il termine per l’invio della domanda di rottamazione bis delle cartelle Equitalia. I contribuenti che non l’hanno presentata hanno delle alternative una fra tutte la possibilità di pagare i debiti a rate sino a 10 anni senza correre il rischio di decadenza in caso di mancato rispetto della scadenze.
Definizione agevolata, le criticità
Presentando la domanda di definizione agevolata il contribuente ha dichiarato l’intenzione di rinunciare ad eventuali contenziosi e deve rispettare il piano di dilazione di Agenzia delle Entrate riscossione. I debiti con il Fisco possono essere pagati senza sanzioni e interessi in 3 o 5 rate. La prima deve essere saldata a Luglio 2018 e l’ente ha l’obbligo di rispondere alla domanda di definizione agevolata inoltrata tramite PEC, presentata agli sportelli dell’agenzia oppure tramite il servizio Fai.Da.Te entro il 30 giugno 2018. Ricordiamo che le altre rate scadono a settembre, ottobre, novembre e febbraio 2019.
Rateizzazione carelle 10 anni
Le scadenze imposte dalla rottamazione bis sono molto vicine e non tutti hanno la possibilità di procedere con il saldo del debito, ecco perché è prevista una soluzione altrettanto vantaggiosa che prevede la rateizzazione sino ad un massimo di 10 anni. Tempi, regole e procedure diverse che si attivano solo in casi di comprovata difficoltà economica. Tra le altre alternative c’è il pagamento in 6 anni (72 rate mensili), e la domanda si può presentare online per i debiti sino a 60mila euro. Documentando i problemi economici si può chiedere la rateizzazione straordinaria con 120 rate a cadenza mensile. Purtroppo in questi casi non sono previsti sconti su interessi e sanzioni.