Colpisce a tutte le età, i bambini sono più soggetti, ma anche gli adulti sono colpiti da essa. Si tratta della dermatite atopica. Niente di grave, niente di mortale, ma quando ne siamo colpiti tutti abbiamo un solo desiderio, che passi in fretta, anzi subito, perché toglie il sonno, impedisce di concentrarsi su qualsiasi attività che stiamo facendo. Secondo un accurato studio il maggior numero di pazienti è in Italia.
Dermatite atopica chi colpisce?
Questa malattia è pertanto molto comune. Si tratta di una infiammazione della pelle, che colpisce tra il 15 e 20% dei bambini e molti degli adulti. Va subito bloccata, poiché evolve nell’insorgenza di allergie e asme, inoltre, la dermatite atopica va ben oltre la pelle e da problema cutaneo diventa una malattia a impatto sistemico. In uno studio condotto su oltre 100 mila persone e pubblicato dalla rivista Allergy è riportato infatti che oltre 8% degli over 18 sono colpiti dalla dermatite atopica. I risultati, ottenuti da specialisti del settore, tra cui il professor Giampiero Girolomoni, ordinario di dermatologia e venereologia dell’Università di Verona, sono stati presentati al 93° congresso nazionale della Sidemast tenutosi a Verona alla presenza di oltre mille specialisti provenienti da tutta Italia.
Italia, nel 2017 14.000 casi di melanoma della cute
Non solo dermatite, ma anche di tumori della pelle si è parlato al congresso veronese. Il professore Piergiacomo Calzavara Pinton, presidente di Sidemast, ha spiegato che: “Nel 2017 in Italia sono stati circa 14.000 i nuovi casi di melanoma della cute, 7.300 tra gli uomini e 6.700 tra le donne Se si considerano le fasce di età, il melanoma rappresenta il 9% dei tumori giovanili negli uomini (seconda neoplasia più frequente) e il 7% nelle donne, secondo i dati AIRTUM”. Un altro tema importante, oltre che alla dermatite atopica, è quello della prevenzione in ambito dermatologico delle patologie della cute dell’anziano: la diagnosi precoce di carcinomi baso e squamocellulari appare oggi di estrema attualità. Come fondamentale appare educare i cittadini alla prevenzione dai danni del sole: “Oggi molte persone non sono informate e fanno più danni che altro. La fotoprotezione locale e orale è spesso fatta in maniera sbagliata, bisogna conoscere le giuste regole per esporsi al sole. Presto avremo le nuove linee guida proprio in questo ambito“.