Buonissimi i ricci di mare, peccato che siano disponibili solo nei mesi con la lettera “r”. Secondo uno studio italiani i ricci di mare salvano dalle malattie cardiovascolari perché all’interno hanno delle molecole che aiutano il nostro cuore.
Ovotioli dei ricci di mare
Imma Castellano e Anna Palumbo sono le autrici dello studio condotto dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli sui ricci di mare. Questi prodotti prelibatissimi proteggono il nostro cuore grazie alla presenza di alcune molecole, gli ovotioli. Le ricercatrici sono impegnate in un progetto per estrarre l’ovotiolo dalle microalghe che lo contengono proprio come le uova di ricci, tutto questo per “non sottrarre specie animali all’ecosistema marino” così come dichiarato ad Amalfi Notizie. Gli organismi crescono in fretta quindi si possono produrre grandi quantità.
Le molecole presenti nei ricci di mare neutralizzano i radicali liberi e favoriscono l’afflusso di sangue nei vasi sanguigni, migliorando la funzionalità del sistema cardiovascolare. Gli ovotioli possono essere impiegati come integratori alimentari così come riportato sulla rivista Oxidative Medicine and Cellular Longevity che ha offerto diversi spunti interessanti legati alla salute del sistema cardiovascolare partendo dal progetto delle ricercatrici italiane.
Ricci di mare, cosa sono
I ricci di mare appartengono al regno degli Animalia e il loro nome scientifico è Phylum echinodermata. L’endoscheletro di calcite forma una teca sferica che sostiene il corpo dei ricci di mare divisi in dieci settori. La specie è diffusa nel Mar Mediterraneo e nei principali oceani. Si trovano anche a cinquemila metri di profondità oltre che sulla costa marina. Le gonadi del riccio di mare sono commestibili e pregiate, soprattutto quelle rosse, anche se il sapore è molto forte e non gradito da tutti i palati. Dunque questa ricerca ci ha fatto scoprire delle proprietà importanti dei ricci di mare, un prodotto quasi miracoloso.