Nuova scoperta sul sangue presente nella reliquia della Sacra Sindrone di Torino, tracce di una sostanza chiamata biliverdina proverebbe che l’uomo avvolto nel Telo sarebbe stato oggetto di torture: Gesù è stato torturato e crocifisso, sarà lui? Intanto a Torino gli esperti smentiscono i risultati, in quanto i campioni di lino non sono attendibili
Sacra Sindone, presenza di biliverdina prova che avvolse uomo torturato
La scoperta sul lenzuolo che avvolse Gesù attendibile per Padova, ma non per Torino
La rivista Applied Spectroscopy ha lanciato in queste ore una notizia che fa tremare Chiesa Cattolica e scettici: la Sacra Sindone, il Telo in cui, secondo le credenze cattoliche, sarebbe stato avvolto Gesù dopo la morte e che porta impresso il suo volto, ha rivelato tramite una sostanza che l’uomo avvolto nel lenzuolo di lino e sporco di sangue avrebbe subito delle torture. Questo perché gli scienziati dell’Università di Padova hanno trovato biliverdina in quantità minime nella preziosa reliquia.
Torino, Sacra Sindone avvolse uomo morto per torture: è Gesù?
A Torino, però, sono molto cauti nel diffondere questa notizia. Gli esperti del Centro Internazionale di Sindonologia fanno sapere che i frammenti di lino oggetto delle analisi non sono attendibili. Non avrebbero valore scientifico in quanto non si sa né da chi, né come sarebbero stati prelevati. Tanto che potrebbero anche essere un falso. Per avvalorare che la Sacra Sindone di Torino abbia avvolto un uomo che ha subito torture continue, gli scienziati dell’Università di Padova hanno scoperto tracce di biliverdina.
Sacra Sindone Torino, cos’è la biliverdina
La biliverdina è stata identificata tra le fibre della Sindone grazie alla tecnica della spettroscopia Raman, che riconosce la struttura delle molecole, come fosse una sorta di impronta digitale. La sostanza viene prodotta dalla degradazione dell’eme, un componente di proteine di sangue e muscoli. Il nuovo risultato si aggiunge a quello recentemente pubblicato sulla rivista Plos One, frutto della collaborazione fra università di Padova e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), che aveva riconosciuta la presenza di un componente del sangue come la creatinina e di una proteina presente in molti tessuti, come la ferritina. I due risultati indicano che l’uomo avvolto nella Sindone aveva affrontato una morte crudele, visto che la biliverdina viene prodotta a seguito di un trauma e con la degradazione dell’emoglobina e la creatinina con ferritina dalla degradazione delle fibre muscolari.
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Il più grande artista è Gesù di Nazaret, se la Sindone di Torino è un suo autoritratto di natura miracolosa. Al suo interno contiene la perduta o forse solo nascosta Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci. Tramite la somiglianza del volto contenuto nell’immagine della ferita al costato della Sindone, con il volto urlante del guerriero centrale, Niccolò Piccinino della Tavola Doria che della Battaglia di Anghiari di Leonardo realizzata a Firenze a Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento, riproduce La lotta per lo stendardo. I geni hanno un intelligenza simile nel metodo, producono opere analoghe, e hanno un volto somigliante nella maturità. L'autoritratto di Leonardo ricorda il volto sindonico. Cfr. ebook/kindle. La Sindone di Torino e le opere di Leonardo da Vinci: analisi iconografica comparata.