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Vitamina D, cosa succede se si ha una carenza

Uno dei nutrienti essenziali e più importanti del nostro benessere, ma non è così raro soffrire di una sua mancanza: ecco cosa succedere quando manca nell’organismo, ovvero l’insorgere di patologie e malattie terribili come il cancro e la sclerosi multipla

Carenza Vitamina D, segnali e patologie: da infezioni passando per cancro e sclerosi multipla

La vitamina D è uno dei nutrienti essenziali più importanti per il benessere del corpo umano. Tuttavia, non è raro soffrire di una sua carenza a causa dello stile di vita moderno. Negli ultimi anni, gli esseri umani passano pochissimo tempo all’aperto, sempre chiusi tra ufficio e mura domestiche. Quest’abitudine ci porta, potenzialmente, a soffrire di una grande moltitudine di malattie per la privazione della luce solare e causate da un deficit di vitamina D. Quali sono i primi segnali di questa mancanza e cosa succede se si ha carenza di Vitamina D?

Carenza Vitamina D porta al cancro

I medici non identificano una sola vitamina, bensì le definiscono vitamine del gruppo D. Il termine è corretto perché indica dei composti pro-ormonali che contengono diverse forme di calciferolo, ovvero vitamina D1, D2, D3, D4, D5. Le vitamine del gruppo D fanno parte del gruppo delle liposolubili a cui appartengono anche altre vitamine più o meno conosciute, come la A, la E, la K. Alcune ricerche hanno messo in evidenza come queste super vitamine, combinate alla vitamina D, siano in grado di contrastare il cancro evitando la proliferazione delle cellule malate, favorendo invece il meccanismo dell’apoptosi, ovvero la morte programmata. Secondo quanto emerso da uno studio del Cancer Treatment Centers of America, i pazienti oncologici sembrano avere una sola caratteristica, ossia dosi ridotte di vitamina D. Oltre a questo terribile morbo, ai muscoli flaccidi, mal di testa e cefalea, anche la sclerosi multipla potrebbe essere associata la mancanza di Vitamina D.

Carenza Vitamina D porta alla Sclerosi Multipla

Un recente studio condotto dall’Harvard TH Chan School of Public Health di Boston, e pubblicato sulla rivista Neurology, è riuscito a dimostrare come la carenza di vitamina D aumenti il rischio fino al 50% di sviluppare la sclerosi multipla. La ricerca è stata condotta su un campione di 3200 donne giovani e di mezza età, a cui è stato analizzato il sangue. Risultati simili furono ottenuti già intorno al 1986 quando si era evidenziato come il colecalciferolo era vistosamente ridotto nei pazienti affetti da sclerosi multipla. Non a caso, il dottor Goldberg somministrava 5000 UI di vitamina D3 a tutti i malati di sclerosi multipla, riducendone vistosamente le ricadute. Il problema pare riguardare tutti i tipi di malattie autoimmuni. La luce solare, si sa, è il miglior modo per aumentare il livello di vitamina D nel corpo e può rendere particolarmente attive le cellule T del sistema immunitario, impedendo a virus e batteri di colonizzare il corpo umano.

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