Fabrizio Corona e Silvia Provvedi si sposano? È questo quello che si chiedono che tutti i fan della copia dopo tutte le news sulla pausa di riflessione chiesta dalla cantante de Le Donatella.
Fabrizio Corona e il pegno d’amore
Corona ha deciso di mettere la testa a posto e di dimostrare a Silvia Provvedi che fa sul serio. Il settimanale In Famiglia ha paparazzato Fabrizio e Silvia seduti ad un tavolino mentre lui le consegna un anello prezioso. Quindi adesso non ci sono più dubbi, tra di loro è tornato finalmente il sereno. Solo sabato scorso Silvia Provvedi ha rilasciato un’intervista a Verissimo e ha spiegato che aveva deciso di prendersi un periodo di pausa perché dopo che Fabrizio Corona è uscito dal carcere ha “distrutto” tutto quello che aveva creato solo per la sua voglia di apparire a tutti i costi e di fare gossip. La Provvedi ha spiegato che la loro crisi non era stata causata da Belen Rodriguez e dall’incontro con Fabrizio quando lei era fuori per lavoro. Ancora una volta Fabrizio Corona è riuscito a sorprenderla con questo pegno d’amore, una vera in oro con pietre preziose con i nomi incisi che si ricongiungono in un cuore rosso rubino.
Corona di nuovo in tribunale
Intanto Fabrizio Corona ieri è tornato in tribunale ma non da imputato. Questa volte non si è cacciato nei guai ma ha testimoniato nel processo a carico di Fabrizio Chincaglia, agente del mondo dello spettacolo con cui ha intrattenuto rapporti di lavoro e di amicizia. Chincaglia è accusato di violenza sessuale nei confronti di Sara Tommasi quando soffriva di disturbo bipolare causato anche da sostanze stupefacenti di cui faceva abuso. La showgirl da molti è descritta come una tossicodipendente che voleva essere popolare a tutti i costi.
Prima di entrare a far parte del mondo dello spettacolo Sara Tommasi era diversa come ha raccontato Fabrizio Corona nella sua deposizione. Era una ragazza “acqua e sapone”, seria e molto intelligente (si è laureata alla Bocconi con 110 e lode). Corona ha specificato che non ha dato il suo numero a Chincaglia anche perché in quel periodo era molto facile averlo.