Le fake news sono pericolose e dannose, poiché influenzano l’opinione pubblica attraverso la divulgazione di racconti di fatti non veri. Di questo i social network ne sono ben consci. Facebook e altri social network stanno prendendo i provvedimenti necessari e possibili.
“Facebook è stato creato come posto in cui persone diverse…”
È attraverso i suoi vertici, John Hegeman, capo del news feed di Facebook e la product specialist Sara Su, che Facebook ha fatto sapere di svolgere una battaglia verso le fake news, che però non possono essere bloccate ma limitate nella loro divulgazione. Hegeman ha spiegato che secondo Facebook, InfoWars, sito di un noto cospirazionista americano, come molti altri siti di questo tipo non violerebbe le regole di condotta del social network. “Facebook è stato creato come posto in cui persone diverse potessero aver voce. Ed editori diversi hanno punti di vista diversi” ha chiosato Hegeman. Sara su, ha spiegato che “Sappiamo che c’è una tonnellata di roba problematica, come teorie del complotto o dichiarazioni fuorvianti, e questo infastidisce anche me ma dobbiamo trovare un modo di definire la questione e capire in che modo possa riguardare la nostra policy“.
Facebook post razzisti e sessisti
Pare che Facebook, pertanto, si tiri indietro nella lotta contro quei post esplicitamente razzisti e sessisti, che secondo i più andrebbero rimossi e non divulgati. Il problema, pertanto rimane ed è serio. Il non cancellare post di notizie false è infatti un problema ben diverso da quello di cancellare post con ideologie più o meno condivisibili. Facebook si muove solo tramite il fact checking, che altro no è che una a penalizzazione alla divulgazione delle fake news facendole apparire di meno nei feed degli utenti degli utenti. Però se un proprietario di un account, prova a cercarli li può tranquillamente trovare e condividere nella sua pagina, vanificando il sistema ideato dai vertici del social network.